Start up innovativa per la digitalizzazione della filiera della biomassa legnosa

Stampa 3D anche per le stufe a pellet: performance migliori e minor inquinamento

Il recente interesse dei consumatori verso un’energia alternativa sostenibile, ha portato anche altri comparti a interessarsi al mercato della biomassa legnosa per portare ulteriori strumenti utili a estrarre valore dalla filiera, combinando le esigenze di risparmio economico con quelle di rispetto dell’ambiente: il passaggio di molti alle stufe a pellet, dovuto al caro energia, ha obbligato anche la revisione dei requisiti ecologici, per evitare un aumento delle emissioni inquinanti.

Migliorare la fattura

Ora la resa calorica e la riduzione delle emissioni di questi apparecchi potrà essere ulteriormente ottimizzata.
Il problema dei bracieri in ghisa è il limite fisico all’aumento della temperatura di esercizio, che non li porti alla loro temperatura di fusione.
Al contrario, i materiali ceramici tecnici sviluppati nei laboratori di ricerca hanno un’elevata resistenza termomeccanica e chimica, oltre a una maggiore resistenza all’usura che offre condizioni di funzionamento più costanti

Ottimizzare la produzione

Finora, realizzare bracieri di questo tipo comporta alti costi di produzione ma grazie alla stampa 3D, sarà presto possibile realizzare un prototipo di braciere in materiale ceramico meno costoso.
La prima fase della sperimentazione ha individuato un materiale ceramico con un’elevata resistenza allo shock termico: la tialite o titanato di alluminio.
In seguito i ricercatori hanno sviluppato una pasta ceramica a base acquosa, ottimizzata per ridurre al minimo l’utilizzo di additivi organici e renderla compatibile con la tecnologia di stampa 3D.

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