Start up innovativa per la digitalizzazione della filiera della biomassa legnosa

Controllo delle emissioni con un combustibile di qualità superiore: il pellet resta la scelta vincente

Alcuni tra i principali inquinanti atmosferici derivano dalla combustione domestica di biocombustibili solidi che rilasciano soprattutto particolato, monossido di carbonio e ossidi di azoto: scarti gassosi che si disperdono nell’atmosfera e peggiorano la qualità dell’aria che si respira.

Impianti di riscaldamento moderni e tracciabilità della filiera

A partire dal 2017, c’è stata una grande attenzione alla questione climatica e la soluzione più immediata per far fronte a questa criticità impellente è stata individuata nel miglioramento tecnologico degli impianti di combustione: un processo culminato nel 2020 con l’installazione su larga scala di apparecchi principalmente di classe “3 stelle” e “4 stelle”.

L’impegno comune nel fornire apparecchi di fattura superiore sta influenzando di riflesso anche il mercato dei biocombustibili, soprattutto in ottica di controllo e tracciabilità della filiera per garantire ai consumatori un prodotto di qualità e dagli standard elevati, che sia certificato dagli organismi europei di riferimento.

Meno emissioni per un consumo più efficiente

La direzione presa ha portato, nell’ultimo decennio, ad una diminuzione delle emissioni e del calo dei consumi del 33,4% per effetto dell’avanzamento tecnologico delle nuove installazioni e della sostituzione tra apparecchi manuali e apparecchi automatici.

In Italia, il consumo di biocombustibili solidi per il riscaldamento varia tra 15 e 20 milioni di tonnellate, con in atto una graduale sostituzione della legna da ardere con il pellet.

Basti pensare che il consumo della legna da ardere è passato dall’84% al 71% (-32%) mentre il pellet, viceversa, ha fatto registrare un fortissimo incremento nelle vendite passando dall’8% al 21% (+262,5%).

Prospettive e potenzialità

Oggi l’energia termica prodotta da biomassa risulta la 1a rinnovabile in Italia, rappresenta il 35% di tutte le fonti del comparto e per questo motivo sarà necessariamente ancora un pilastro per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile al 2030 e della Decarbonizzazione al 2050.

Il pellet resta una delle soluzioni di punta del mercato – dato il rapporto di qualità-prezzo ed efficienza nel consumo – che sulla scia di questo trend è sempre più orientato ad offrire soluzioni ad una domanda in crescita.

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